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PANGEA Numero 8 Anno 2022

         siderati sostenibili o che possono avere un impatto positivo in termini di mitigazione degli impatti ambientali, aiu-
         tandoli a indirizzare i capitali già presenti sul mercato verso forme di investimento a impatto ambientale positivo.
             Sei sono i possibili obiettivi strategici che informano la Tassonomia europea: la mitigazione degli effetti dei
         cambiamenti climatici, la prevenzione dell’inquinamento, l’uso sostenibile delle risorse, la protezione di ecosistemi
         e biodiversità, la promozione della transizione verso un’economia circolare. Per essere considerata allineata alla
         Tassonomia, una attività deve contribuire positivamente ad almeno uno degli obiettivi ambientali e non deve pro-
         durre effetti negativi sugli altri.
             Tra le 67 attività prese in considerazione dalla Tassonomia, responsabili del 93,5% delle emissioni totali dell’U-
         nione, 4 sono relative al settore delle costruzioni, e per queste sono state definite soglie quantitative (in termini di
         riduzione di emissioni di CO 2) per poterle annoverare tra le attività economiche in grado di avere un impatto positi-
         vo sugli obiettivi ambientali individuati: costruzione di nuovi edifici, riqualificazione di quelli esistenti, misure di ri-
         qualificazione puntuali, compravendita di beni immobiliari. In particolare, le soglie minime (technical screening cri-
         teria) impongono che i nuovi edifici costruiti dopo dicembre 2020 debbano avere un fabbisogno di energia primaria
         del 10% inferiore agli standard nazionali per edifici ad energia quasi zero (nZEB) e, per i grandi complessi non resi-
         denziali con potenza HVAC installata maggiore di 290kW, devono essere garantite condizioni efficienti di utilizzo
         attraverso monitoraggio tecnico.


         3. Gap prestazionale e Servizi di Quality Management (QMS)
             Uno dei requisiti fondamentali per poter muovere gli investimenti richiesti a livello europeo è quello di garanti-
         re chiarezza di informazione su costi e benefici derivanti dalle ristrutturazioni e trasparenza nella loro misurazione e
         monetizzazione (COM, 2020b).
             È noto come molti dei problemi relativi alla performance energetica degli edifici non sia dovuto a tecnologie
         inadeguate, ma  piuttosto ad  una  carenza  di  qualità nella  gestione  stessa  del  sistema  edificio  (Alencastro  et  al.,
         2018). L’alto livello tecnologico degli edifici moderni permette di garantire elevati livelli prestazionali dell’ambiente
         interno (IEQ), ma, al contempo, la complessificazione dei sistemi aumenta i rischi di malfunzionamenti o di compor-
         tamenti subottimali in esercizio (Plesser et al., 2019). Diversi studi hanno dimostrato come il gap tra il comporta-
         mento energetico simulato degli edifici presenti forti discrepanze quando raffrontato con i consumi reali in eserci-
         zio (Barthelmes et al., 2016; Buso et al., 2015), mentre sono riconosciute forti possibilità di risparmio ad investi-
         mento pressoché nullo (Milesi-Ferretti & Choinière, 2010). Queste discrepanze rappresentano un doppio danno

         economico: innanzitutto i costi di investimento iniziale per la progettazione e la costruzione sono maggiori, e, in
         secondo luogo, i costi di gestione si presentano più elevati di quanto previsto (Plesser et al., 2019).
             Alla luce di ciò, i servizi di Quality Management (Quality Management Services, QMS) si rivelano strumenti utili
         a permettere una piena aderenza tra le richieste di performance dell’edificio ed il suo attuale comportamento in
         esercizio. Si possono identificare diversi QMS: alcuni si basano su sistemi di monitoraggio, regolazione e controllo
         delle performance dell’edificio basate sull’istallazione di strumenti di misura (Monitoraggio Tecnico, Commissio-
         ning), altri su certificazioni prestazionali (Certificazioni Green Building, Autovalutazioni), mentre altri fanno ricorso
         all’intervento di tecnici specializzati (Servizi individuali di esperti, Contratti di prestazione energetica).


         4. I servizi di Quality Management
             Di seguito si analizzeranno sei tipologie di QMS: Monitoraggio Tecnico, Commissioning, Certificazioni Green
         Building, Autovalutazioni, Servizi individuali di esperti, Contratti di prestazione energetica. In particolare, si valuterà
         il loro potenziale contributo alla trasformazione del patrimonio immobiliare europeo in chiave sostenibile in accor-
         do con le direzioni di policy europea (COM, 2020a, 2020b, 2020c).

         4.1 Monitoraggio Tecnico (MT)

             Una  definizione  del  QMS di  Monitoraggio Tecnico  (Technical Monitoring) viene  fornita  dal  Mechanical  and
         Electrical Engineering Working Party of National, Regional and Local Authorities (AMEV, 2017). Il servizio si basa su
         una chiara definizione dei requisiti di performance dell’intero edificio o di specifici sistemi, e sul raggiungimento di
         questi attraverso un chiaro sistema di misurazione e valutazione dei risultati (Plesser et al., 2019). La metodologia
         di applicazione di un MT deve essere specificata in maniera chiara in modo da garantire una comunicazione efficace
         dei risultati agli interessati, in modo da permettere chiare direzioni di intervento funzionali all’ottimizzazione dei
         sistemi. Il MT può essere svolto in gran parte digitalmente, con impatti positivi sulle sue possibilità di scalabilità. La
         presenza di una parte terza fa aumentare i costi del servizio (0,5% del costo dell’edificio), ma i risparmi dovuti ad
         una migliore gestione garantiscono risparmi nell’ordine del 10% sui costi energetici annui.




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